Radioastronomia

ERO Etna e Osservatorio “Copernico” collaborano per osservare il Sole

I due gruppi di ricerca, uno sulle pendici del vulcano Etna, l’altro a Santa Maria del Monte sulle colline del Comune di Saludecio in provincia di Rimini, hanno avviato una collaborazione scientifica per il monitoraggio e lo studio dell’attività solare. Queste realtà, molto conosciute e apprezzate nel loro territorio per le importanti attività divulgative, da tempo studiano e interpretano i segnali radio naturali utilizzando strumentazione e software sviluppati “ad hoc”, verificando e confrontando i risultati delle osservazioni con i vari osservatori sparsi nel mondo. Da oggi, parte di questo lavoro sarà gestita e coordinata secondo un protocollo comune, utilizzando strumentazione identica per ottenere dati coerenti sulle pulsazioni geomagnetiche indotte dall’attività solare.

ERO è equipaggiato con tre stazioni operative dislocate lungo il versante sud-est dell’Etna, tra Nicolosi e Pennisi in provincia di Catania, completamente autogestite e accessibili da remoto, in piena regola con le specifiche richieste per gli osservatori che raccolgono ed elaborano dati 24/24 h, per tutto l’anno.

L’osservatorio da qualche anno ha installato un magnetometro che misura le variazioni della componente orizzontale Y del campo magnetico terrestre dovute all’attività solare, fornendo un importante complemento per le osservazioni astronomiche e radioastronomiche della nostra stella. Il magnetometro RALMAG, fabbricato da RadioAstroLab, utilizza un sensore fluxgate ed è sensibile solo alle variazioni transitorie del campo magnetico terrestre (quelle con durata dell’ordine dei secondi o delle decine di minuti), non alle derive termiche giornaliere o alle variazioni di lungo periodo.

Dal 2021, sempre per il monitoraggio del Sole, è stato aggiunto anche un secondo strumento per la rilevazione dei fenomeni SID.

Un ulteriore interessante esperimento in attesa di installazione definitiva presso l’osservatorio è la strumentazione per la ricezione degli echi radio prodotti dalla scia delle meteore: il Meteor Scatter.
Sarà possibile monitorare gli eventi meteorici sottolineando le variazioni annuali ed orarie. In questo modo vorremmo altresì dare la percezione che gli effetti di una “stella cadente”, oltre al visibile, si manifestano anche ad altre lunghezze d’onda.


Potete trovare sul blog RadioAstroLab le nozioni di base sulla Radioastronomia